Patata di Bologna Dop

DOP

Zona di produzione
Comprende la provincia di Bologna, poiché la Patata di Bologna DOP presenta elevate caratteristiche qualitative sia organolettiche sia merceologiche preservabili solo con un corretto condizionamento. Infatti, gli operatori locali hanno acquisito un patrimonio di conoscenze specifiche sul prodotto come la corretta manipolazione e trasporto, la
gestione post-raccolta entro brevissimo tempo con la conservazione in ambienti refrigerati, al fine di limitare le perdite di umidità del prodotto; tali conoscenze e le relative pratiche effettuate in loco permettono di salvaguardare le caratteristiche qualitative della “Patata di Bologna” DOP, nel rispetto dei suoi processi fisiologici naturali.

 

Caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche ed organolettiche
La Patata di Bologna DOP deve essere identificabile per aspetto fisico, componente chimica e organolettica, dai seguenti parametri:
a) tuberi di forma prevalentemente ovale-allungata, piuttosto regolare, con presenza di gemme (occhi) superficiali e poco pronunciati;
b) buccia liscia, integra e priva di difetti esterni che alterino le sue caratteristiche;
c) calibro dei tuberi omogeneo compreso tra 40 e 75 mm;
d) polpa di colore variabile dal bianco al giallo paglierino;
e) conservabilità non oltre i 10 mesi dalla data di raccolta.

La Dop Patata di Bologna identifica per aspetto fisico, componente chimica e organolettica tuberi di forma prevalentemente ovale - allungata, piuttosto regolare, con buccia liscia e polpa di colore variabile dal bianco al giallo paglierino. E’ riconducibile alla tipologia coltivata a Bologna, cioè la varietà Primura. Idonea a molteplici utilizzi culinari come il fritto, la cottura a vapore e al forno.