24 Agosto 2021

«Siccità record, sarà una vendemmia strana»

24 Agosto 2021

«Siccità record, sarà una vendemmia strana»

L’analisi di Zinzani (Enoteca Regionale Emilia-Romagna): «Quantitativi in calo del 10-15%, ma l’uva è sana e l’export è positivo»

Intervista apparsa sul Resto del Carlino del 23 agosto, a cura di Mattia Grandi

 

«Una vendemmia strana a causa del clima». Parole di Giordano Zinzani, enologo e presidente di Enoteca Regionale Emilia-Romagna, nome di rilievo del panorama vitivinicolo nazionale alla guida per oltre due lustri anche del Consorzio Vini di Romagna.

Zinzani, perché strana?

«Si prevede una diminuzione dei quantitativi del 10-15% rispetto a un’annata normale in tutta la regione. Indice puntato soprattutto contro le gelate primaverili, una criticità che ha accomunato le zone del Lambrusco e le pianure romagnole».

Capitolo caldo e scarse precipitazioni.

«Numeri alla mano, si tratta di una delle estati più siccitose degli ultimi tempi. Una situazione che ha causato qualche problema nelle aree collinari dove l’irrigazione è più complessa. Le alte temperature, poi, rallentano o arrestano lo sviluppa della vite».

L’aspetto positivo?

«La presenza di uva sana interessata da pochissimi trattamenti. Acini in salute».

Tempistiche di questa vendemmia?

«Un’agenda normale, forse un tantino in ritardo rispetto agli scorsi anni proprio a causa dei fenomeni metereologici. Si iniziano a raccogliere le prime uve per la produzione di Pinot Grigio, Chardonnay e Moscato. La seconda settimana di settembre coinciderà con il momento di piena vendemmia».

Qualità del prodotto finale in ascesa.

«Senza dubbio e se dovesse piovere un pochino si potrebbe assistere ad un ulteriore beneficio per i grappoli più tardivi ancora attaccati alle piante».

Andamento dei mercati?

«I quantitativi minori incideranno inevitabilmente sull’aumento dei prezzi delle uve, per i vini si vedrà più avanti. Nonostante i molti problemi creati dall’emergenza sanitaria in corso, in primis legati alle chiusure dei locali, il mercato ha lavorato e le giacenze sono in linea con quelle dello scorso anno. Un calo che accomuna Italia, Francia e Spagna».

Andamento dell’export.

«Riscontri ancora positivi. All’estero adorano i nostri vini bianchi ed i rosati. Una fascia produttiva che potrà creare significative opportunità per chi saprà sfruttarle».