Riso del Delta del Po Igp

IGP

Zona di produzione
Comprende la pianura padana fra la regione Veneto e l’Emilia Romagna, nei territori formati dai detriti e riporti del fiume Po nonché dalle successive opere di trasformazione fondiaria che ne hanno reso possibile la coltivazione. 
Nel Veneto il Riso del Delta del Po è coltivato nei comuni di Ariano nel Polesine, Porto Viro, Taglio di Po, Porto Tolle, Corbola, Papozze, Rosolina e Loreo, in provincia di Rovigo; in Emilia-Romagna i comuni di Comacchio, Goro, Codigoro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Migliaro, Migliarino, Ostellato, Mesola, Jolanda di Savoia e Berra, in quella di Ferrara. L’area è delimitata ad Est dal Mare Adriatico a Nord dal fiume Adige e a Sud dal Canale navigabile Ferrara/Porto Garibaldi. 

Caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche ed organolettiche
L’IGP Riso del Delta del Po designa esclusivamente il frutto del riso appartenente al tipo “Japonica”, Gruppo superfino nelle varietà Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio. 
Il riso, dell’IGP proposta da 13 aziende, si presenta con un chicco grande, cristallino, compatto, con un elevato tenore proteico e può essere bianco o integrale. Il Riso del delta del Po si caratterizza per l’elevata capacità di assorbimento, per una bassa perdita di amido e per la buona resistenza durante la cottura. Presenta, inoltre, una particolare sapidità e un aroma che permette di distinguerlo da quello prodotto in zone non salmastre.

E' coltivato in circa 950 ettari di terreno, tra i comuni di Rovigo, in Veneto, e di Ferrara, in Emilia Romagna. E’ stato fin dal 1400 una presenza costante nel paesaggio agrario del Delta del Po, dove si impose come coltura di bonifica. Questa IGP, rilasciata nel 2009, presenta un chicco grande, cristallino, compatto, con un elevato tenore proteico e può essere bianco o integrale. Si caratterizza per l’elevata capacità di assorbimento, per una bassa perdita di amido e per la buona resistenza durante la cottura.