Ortrugo

Ortrugo


Alberi, fiori, frutti…. tutto  è già  scritto nel libro della natura.

Noi abbiamo il compito di leggerlo e interpretarlo perché questo libro è alla base della nostra storia e delle nostre identità; identità  che non creano  confini ma che ampliano gli orizzonti.

 

Una storia recente che ha radici secolari: i vigneti di ortrugo oggi ricoprono i colli piacentini ma solo cinquant’anni fa stavo scomparendo, coltivati in pochi ettari e utilizzati per produrre uva da taglio.

La riscoperta di questo vitigno negli anni ‘70 fu una felice intuizione: la produzione di Ortrùgo assunse in poco tempo dimensioni importanti ed il successivo riconoscimento della DOC diede un ulteriore impulso alla sua diffusione.

 

 

Le strade che attraversano i colli piacentini disegnano magnifici percorsi fra vigneti e piccoli borghi storici.

Il Territorio


Il loro clima gradevole e la loro vicinanza con le più importanti città padane, li ha resi una meta ambita da chi vuole scoprire la storia, l’arte e le tradizioni di questa terra ma anche di chi ama rilassarsi, praticando sport all’aria aperta immerso in una natura incontaminata.

Chi vuole trascorrere qui qualche giorno in completo relax ha solo l’imbarazzo della scelta. l’offerta è varia e può soddisfare qualunque esigenza: si può soggiornare in eleganti ed aristocratiche strutture che ricordano la nobile storia del ducato di Parma e Piacenza ma anche immergersi nella semplicità delle case rurali ospiti di agriturismi circondati da rigogliosi vigneti.

Storia e tradizione


Un capitolo importante è rappresentato dalla gastronomia locale.

Le tradizionali paste ripiene realizzate da abili mani depositarie di antichi saperi e gli irresistibili prodotti della norcineria piacentina si sposano meravigliosamente con l’ortrùgo, fermo, frizzante o spumante: un vino che unisce alla sua immediatezza un ricco e complesso spettro di aromi che lo rendono ideale sia per accompagnare tutto il pasto che per precederlo in veste di aperitivo.

Vendemmia