Il Pagadebit è uno  dei vini che fanno parte della Doc Romagna. Si ottiene dall’uva Bombino Bianco vinificata in purezza oppure con l’aggiunta di altri vitigni fino a un massimo del 15%. L’area di produzione è compresa nella fascia collinare del ravennate, del forlivese-cesenate e del riminese, in particolare nei comuni di Bertinoro e Castrocaro Terme. Questo vino è caratterizzato da un color giallo paglierino con sfumature tendenti al verde e da un profumo floreale in cui si riconosce con chiarezza il biancospino. Il sapore è asciutto, armonico, molto gradevole e delicato, con note di erbaceo e di floreale. Viene prodotto nelle tipologie secco e amabile, sia come vino fermo sia come vino frizzante.

Non tutti sanno che …ieri
Il nome di questo vino deriva dalla produttività e resistenza del Bombino Bianco, che consentivano ai contadini di pagare i propri debiti anche nelle annate peggiori. Alla metà degli anni ’60, questo vitigno era prossimo alla scomparsa, essendone rimasto un unico filare nei dintorni di Trentola, sulle pendici del colle di Bertinoro. Da allora, grazie ad una tecnica enologica capace di valorizzarlo e all’impegno di alcuni vignaioli il Pagadebit ha ritrovato il suo posto nell’enologia romagnola, ottenendo nel 1988 con la certificazione DOC.

Il Pagadebit oggi
Oggi il Pagadebit non ha più la storica funzione di “pagare i debiti”, ma si rivela un vino adatto ad ogni occasione e all’abbinamento con numerosi piatti e ricette. Antipasto con piadina e salumi? Frittate con verdure? Minestre in brodo? Crostacei? Il Pagadebit secco è un abbinamento leggero e piacevole per tutte queste pietanze. Il suo basso titolo alcolometrico (minimo 10,5% di alcol) e la sua freschezza, da esaltare mantenendo la temperatura di servizio intorno ai 10°C, lo rendono l’accompagnamento ideale per un pranzo sulla spiaggia che si potrebbe concludere in dolcezza con un dessert al cucchiaio e un calice di Pagadebit amabile.

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