Il Grechetto Gentile è il vitigno a bacca bianca da cui si ottiene il vino dal nome Pignoletto, presente in 2 denominazioni: la DOC Pignoletto e la DOCG Colli Bolognesi Pignoletto.

Nell’area collinare attorno a Bologna, in cui la coltura di quest’uva è più antica, nel 2011 il Pignoletto Classico(tranquillo) ha ottenuto la certificazione DOCG. Qui, l’inseguirsi di paesaggi e di sentori, di luce e ombra, di calore e freschezza esaltano in maniera particolare le caratteristiche organolettiche di questo bianco fresco e profumato dal caratteristico finale amarognolo.


Non tutti sanno che...
Il Pignoletto è presente nel bolognese dall’antichità. Già nel I secolo d.C. Plinio il Vecchio cita un vino chiamato “Pinum Laetum”, ma la sua comparsa nell’area bolognese è documentata dalla metà del XVI sec.

Se la produzione di uva avveniva in collina, dove si coltivava il Pignoletto avvinghiato all’Acero e all’Olmo, Il vino vero e proprio nasceva nella cantina di casa, fosse essa il palazzo aristocratico o la casa popolare. Ne è prova l’attività, documentata tra il 1600 e il 1800, della Compagnia dei Brentatori, che trasportavano il mosto in città in contenitori di legno portati a spalla chiamati brente. L’abitudine del vino fai-da-te è rimasta in voga fino agli anni ‘60, poi è andata progressivamente riducendosi mentre parallelamente le aziende viticole si attrezzavano per vinificare e imbottigliare in loco il proprio prodotto.


Il Pignoletto oggi
L'anima di questo vino riflette i modi di vita della gente bolognese, la sua passione per il buon vivere e la frizzante spensieratezza delle domeniche di maggio, quando gli studenti e le famiglie della Dotta Bologna si godono sui colli i pomeriggi di festa, abbandonando per un momento le tensioni dello studio, delle ambizioni e degli obblighi della città.

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